Mefistofele in vacanza. Lettere di Francesco Gioli ad Angelica Pasolini
Disponibile su prenotazione.
Contenuto
Questo volume vorrebbe costituire il tentativo di iniziare un discorso su Francesco Gioli attraverso alcune delle fonti che ci sono messe a disposizione con maggiore facilità e coerenza. In tal senso il carteggio con la nobildonna Angelica Pasolini dall'Onda (1854-1919) costituisce un caso di particolare interesse consentendoci di osservare, dal vero, Gioli nel proprio ambiente naturale: in bilico tra lo studio e le villeggiature a Fauglia, le gite al Forte, la vita fiorentina e il diporto nelle belle ville fiesolane; prima tra tutte proprio la sontuosa Fontallerta, dimora e rifugio di Angelica Pasolini. Dunque, accanto al pittore, l'uomo colto e l'organizzatore di cultura. Non semplice artista alla ricerca di fama e danari, ma borghese di distinta estrazione, perfettamente inserito in un mondo che era ancora quello del vecchio patriziato toscano e che il carteggio con la Pasolini rievoca con particolare vividezza.
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