Carlo Filangieri e il regio opificio di Pietrarsa. Una industria per le macchine a vapore napoletane (1840-1860)
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Contenuto
Il libro ricostruisce un aspetto della vita di Carlo Filangieri che non riguarda la sua brillante carriera militare, che lo vide tra i principali generali e uomini politici del Regno delle Due Sicilie, noto soprattutto per la dura repressione della rivoluzione separatista siciliana del 1848-49 e per il breve periodo in cui fu primo ministro sotto Francesco II, senza riuscire però ad evitarne il tracollo. Prima della spedizione siciliana Filangieri era stato uno dei principali esecutori della politica industriale di Ferdinando II, tendente a sottrarre il paese dalla dipendenza inglese. Una politica che ebbe al centro le produzioni autoctone di acciaio, nelle ferriere calabresi, e quelle di macchine a vapore, di cannoni e altri pezzi di artiglieria, nella fabbrica di Pietrarsa, a cui il libro dedica pagine illuminanti. Filangieri impiantò una propria ferriera a Cardinale, a nord di Serra San Bruno, e si batté per una politica protezionistica, a difesa delle produzioni autoctone: contemporaneamente, con grande lungimiranza, aveva messo su altre manifatture, anche in campo tessile, dotate di macchine moderne. Il suo impegno maggiore fu comunque verso Pietrarsa e verso la Scuola per alunni meccanici, collegata alla fabbrica, che considerava più importante dell'opificio; tuttavia fu chiusa nel 1848 quando il generale fu mandato in Sicilia.
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