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Trappole per topoi. La retorica che non ti aspetti e le prove della persuasione

di Capaci Bruno, Festa Chiara, Licheri Paola, Passaro Elvira

  • Prezzo online:  € 24,00
  • ISBN: 9788866805021
  • Editore: I Libri Di Emil [collana: Retorica, Argomentazione, Linguistica]
  • Genere: Linguistica
  • Dettagli: p. 376
Non Disponibile
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

La retorica subisce la diffamazione dell'espediente ovvero l'accusa di costituire una falsa apparenza. Ogni procedimento ad essa connesso si rivela come una finta, un mezzo architettato in vista di un fine, come le lacrime insincere o i complimenti eccessivi (Perelman, Olbrechts-Tyteca, 1958, trad. it.: p. 485). Paradossale ma vero, questa critica nasce da un argomento retorico di dissociazione, quello tra forma e fondamento, tra artificiale e naturale, verbale e reale (Ivi, 486). La visione della retorica come espediente è motivata dal fatto che talvolta sostenere un'opinione a bassa credibilità può urtare il senso di verità del giudice (genus admirabile) con una tesi logicamente assurda, o peggio, offendere il senso etico perché si pretende di difendere un criminale chiaramente colpevole o di sostenere una tesi schiettamente immorale (genus turpe). Tutto questo agevola l'opinione che la retorica sia solo un mezzo per avere ragione indipendentemente dalla giustizia della causa e che, in definitiva, faccia apparire persuasivo anche ciò che è delittuoso o moralmente insostenibile. D'altra parte, l'oratore si esercita nella difesa di opinioni di bassa credibilità per risultare più facilmente vincente nel patrocinio di quelle a media e alta credibilità. Prefazione di Jean Jacques Marchand. Postfazione di Luigi (Gigi) Spina.

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