Carlo Antonio Marin. Dalla Serenissima a un'altra storia
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Carlo Antonio Marin (1745-1815), patrizio veneziano di mediocri fortune, è meglio conosciuto come il primo marito di Isabella Teotochi. La sua vita, che si è svolta sia dentro le vicissitudini della Serenissima di secondo Settecento sia col governo degli Esteri di Austria e Francia, è stata costellata da dure e significative prove. Da giovane lo si trova imbarcato come Sopra Comito sulle navi della Marina della Repubblica, a Corfù, poi diventa Provveditore e Capitano a Salò e Riviera. Di seguito è giudice nella Quarantia veneziana per più di dieci anni. Infine Provveditore a Cefalonia e Itaca. Dopo la fine dello Stato Marciano, pubblica un'imponente Storia civile e politica del commercio dei Veneziani in 8 volumi (1798-1808), un'opera che, a dire dello stesso Marin, contiene «non comuni e interessanti notizie». Con l'avvento della dominazione francese (1806) riceve l'incarico di Direttore dell'Archivio politico-amministrativo S. Teodoro. Marin visse una vita priva di vera gioia, ma la campagna e lo studio furono sempre il suo intimo e grande rifugio e conforto, accanto all'amore per la Serenissima, la sua storia, la sua civiltà e bellezza. Quella di Carlo Antonio Marin è una storia che si svolge di pari passo con le ultime vicende dello Stato Marciano e anche dopo, con il governo degli esteri, che in pochi decenni spense e travolse le vestigia veneziane, mai però completamente cancellate perché lo stile, la civiltà, la cultura e la bellezza non periscono, trovando asilo sicuro, conservazione e protezione nella memoria, custode fidata di tutto ciò che merita di essere visto, ammirato, conosciuto, compreso.
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