Branco. Le tragiche vicende di un ospedale di provincia
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Angelina Carta è stata promossa a Ispettore di Polizia e trasferita al reparto Tutela Beni Artistici e Culturali. Il primo incarico è di seguire le tracce lasciate da un vecchio boss mafioso condannato al domicilio coatto nella sua città. Secondo informazioni vaghe, il boss potrebbe avere notizie del furto della Natività di Caravaggio di Palermo, mai ritrovato. Angelina si immerge nelle ricerche e riesce a recuperare un filo di indagine forse utile. Nel frattempo incontra due ragazzine che le confidano di aver subìto uno stupro durante una festa della scuola. È un racconto confuso e ambiguo, ma Angelina non può disinteressarsi. Le ragazze sostengono di essere state vittime di più maschi, mentre erano sotto l'effetto di un sedativo, ma non portano prove e rifiutano di partecipare a un procedimento investigativo vero. Ma Angelina vuole comunque trovare i responsabili. Il «Branco». Per inserirsi nel gruppo dei ragazzi partecipanti alla festa, Angelina si affida a Marco, coetaneo delle ragazze, inserito nel gruppo e dotato di buone capacità di descrivere il branco, anche graficamente. Marco ama disegnare e vorrebbe seguire la carriera delle belle arti. È appassionato di fumetto Manga. Le ricerche si estendono dal branco al furto della tela di Palermo e la conoscenza fra Angelina e Marco diventa complicata. Alla fine Angelina dovrà fare i conti con la complessità delle emozioni umane e capirà che spesso le delusioni nascono da confuse illusioni.
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