Kafka: «fino al nervo scoperto»
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Estatico visionario e lucido veggente, fu uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi. La lingua fu la sua "amante eterna". Se la si offende, diceva, si offende tutta l'umanità, perché è patrimonio di tutti. La riceviamo in prestito dai morti e dobbiamo lasciarla in eredità ai nascituri. La penna nelle sue mani era "un sismografo del cuore". Appassionato osservatore del teatro della vita, fu capace di autoanalisi fino al "nervo scoperto", con estrema intelligenza e acuta introspezione. I suoi capolavori non sono solo tra le più grandi opere della storia della letteratura, ma anche una magnifica testimonianza di una comprensione acuta e insieme di partecipazione affettiva ai limiti ineluttabili dell'esistenza. La sua capacità di rappresentare l'animo umano è una delle più grandi lezioni sulla struttura della psiche e una visione profetica del futuro: a cento anni dalla sua morte, sembra che abbia fotografato con le parole il mondo contemporaneo. Questo testo fluido e ben scritto ripercorre nelle sue due parti dei tratti significativi dell'opera kafkiana con citazioni interessanti che sanno ben evidenziare ed entrare nel modo di vivere e di pensare di Franz Kafka, ... Prefazione di Luciana La Stella.
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