Quel gran cinema del calcio. Dal muto ad oggi. Con video
Disponibile su prenotazione.
Contenuto
Volume polisensoriale con video e fotogallery. Dalla nascita del calcio moderno e del cinema si scopre Football (Alexandre Promio, 1897) - il pił antico film sopravvissuto che riprenda un campo da calcio - e la ricca filmografia del muto e degli anni Trenta, tra cui Cinque a zero (Mario Bonnard, 1932). I tanti incontri tra calcio e cinema del Dopoguerra e degli anni Cinquanta - in gran parte commedie di produzione italiana come La domenica della buona gente (Anton Giulio Majano, 1953) e Gambe d'oro (Turi Vasile, 1958) - anticipano i film dei due decenni successivi, specchio dei cambiamenti sociali in atto e satire di costume tra cui Il presidente del Borgorosso Football Club e L'arbitro (Luigi Filippo D'Amico, 1970 e 1974). Una larga menzione trovano anche le pellicole italiane che hanno intrecciato calcio e comicitą negli anni Ottanta, fino al serioso Ultimo minuto (Pupi Avati, 1987). Insieme ai crescenti sviluppi del tifo calcistico si analizzano i tentativi di rappresentarlo compiuti dal cinema, da film drammatici come A mort l'arbitre! (Jean-Pierre Mocky, 1984) e Hooligans (Philip Davis, 1995) al caricaturale Tifosi (Neri Parenti, 1999). Lo sguardo sui film prodotti negli anni Duemila, spesso concentrati sulle ambizioni calcistiche dei giovani, va da Jimmy Grimble (John Hay, 2000) a Mancino Naturale (Salvatore Allocca, 2021). Un ultimo capitolo č poi dedicato alla filmografia non tradizionale, con cartoni animati, opere biografiche e importanti documentari che hanno avuto il calcio come protagonista.
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