Noa Noa e lettere da Tahiti (1891-1893)
Disponibile su prenotazione.
Contenuto
È il 1° aprile del 1891 quando Gauguin salpa da Marsiglia alla volta di Papeete, dove, tra difficoltà finanziarie, passioni, scoperte e delusioni, rimane due lunghi anni. Per Gauguin, e soprattutto per la sua pittura, è un'esperienza decisiva, è come tornare alle radici dell'esistenza, a un mondo fatto di istinto, di genuinità, di ritmi naturali e di silenzi. Ed è questa realtà che Gauguin ritrae nelle sue tele e racconta nelle pagine di un quaderno che intitola semplicemente Noa Noa, profumo. Un taccuino d'impressioni, che l'artista trascrive una volta rientrato a Parigi: «Preparo un libro su Tahiti» scrive alla moglie nell'autunno del 1893 «che sarà molto utile per far capire la mia pittura». Una sorta di memoriale, dunque, a supporto della sua arte, a rafforzare quel desiderio di purezza, quel sentimento di primitività così nuovo e così difficile da far comprendere ai moderni europei. Noa Noa è qui presentato nella versione originale - non rimaneggiata dal poeta simbolista Charles Morice, a cui Gauguin aveva affidato la revisione del manoscritto - e accompagnato da una selezione di lettere da Tahiti alla moglie e agli amici più cari.
|