Abecedario di Prata e Pratella nella Valle del fiume Lete: storia, genealogia e toponomastica
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Prezzo online: € 45,00
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ISBN:
9788872973530
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Editore:
Abe [collana: Dissertazioni & Conferme]
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Genere:
Storia Locale
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Dettagli:
p. 260
Non Disponibile
Spese di spedizione: 3,49 €
Contenuto
Finalmente, con gli Angioini, abbiamo le prime certezze su Prata dei Paligni seguita da Prata di Alife. Sulla prima Prata dell'Abruzzo, sappiamo che è piccolissima, come se fosse appena nata, in quanto non possiede abitati. Paga infatti solo 20 tarì ed è nominata insieme a Civitella per un'oncia, a Rampino con 1, San Vito con 1, Celano, Sulmona ed altre. Già solo questo potrebbe dimostrare che la Prata aquilana e tutte le altre cittadelle abruzzesi sono il clone di quelle campane, e che la Prata in Terra di Lavoro, in ogni caso, è già consolidata. Sono quindi le cittadelle della Terra di Lavoro ad aver dato nome a quelle dell'ex Molise e non viceversa, sebbene di difficile affermazione in quanto le due province sono fuse in una sola. Prata [Sannita] esiste eccome, come confermato negli anni immediatamente successivi, rientrando in quella che si intende essere una magistratura di Terra di Lavoro e Comitato del Molise, retta dal magistrato Bonifacio de Giliberto. Viene nominata insieme ad altri luoghi della zona in quanto abitata da 18 famiglie, seguita da Alifie, centro militare dove risiede il giudice, con 29 nuclei, Caiazzo con 21, Villa Curtinum con 40, Limata con 17 ed altre. C'è da aggiungere che, nello stesso documento che assegna a Prata una tassa da 4 once e 15 tarì, essendo abitata da 18 fuochi, Thenum ha 117 nuclei, Gallecium 58, Aylanum 6, Pentema 21, Sextum 4, Mastrale 4 seguita da Marzanello, Presenzano ed altri. Da questo atto è chiara la consistenza abitativa di Teano con 117 nuclei e della stessa Pentema con 21, mentre scarseggiano presenze in Ailano con sole 6 famiglie. Questo per dire la difficoltà che lo studioso incontra nel voler attribuire un minore o maggiore spessore storico ai luoghi. Di certo, in questi anni, Prata è la sede della Baronia Prata di Filippo Villa Cublana, riconosciuta anche ai suoi eredi i cui nuclei familiari cominciano ad aumentare. L'intera Baronia ne conta una ottantina: 20 in Prata, 30 in Capriata, 10 in Tino e 20 in Pratella. Quando Rre Ruggiero conquisterà l'Alifano nascerà infatti la nuova Baronia della Prata, con l'insediamento stabile delle prime 18 famiglie documentate, qui consolidate, fra gli antichi luoghi fra S. Arcangelo e Cupolo, dei cui toponimi si ha ancora memoria nel Catasto Onciario del 1754, oggetto di questo studio, accanto a tutte le vicende dell'alto medioevo che flagellarono l'area fra Teano e Alife.
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