Arthur Rimbaud e la sua Africa. Metamorfosi di un poeta maledetto
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Il ribelle, il genio, lo sregolato, il vagabondo, l'anticonformista, l'inquieto e arrogante poeta maledetto: molti conoscono Rimbaud per questo. In pochi sanno che è stato anche altro: il giramondo, l'uomo d'affari, l'avido noncurante dell'arte, forse persino l'agente politico, il trafficante di armi e di schiavi. Dopo una giovinezza vissuta intensamente, l'artista rivoluzionario abbandona i tormenti parigini e plasma per sé una nuova esistenza tra Yemen ed Etiopia, alla costante ricerca di un luogo al quale appartenere. Tramite i carteggi del poeta con la madre e la sorella e alcuni documenti commerciali, viene tracciato il percorso storico-geografico dell'esperienza di Rimbaud in Africa, recuperandone l'aspetto più intimo e umano. Ne emerge una figura multiforme e contraddittoria, la metamorfosi di «un uomo cui manca il coraggio di confrontarsi con la vita in patria e che proietta i suoi progetti il più lontano possibile».
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