Giri di do. La vita è un pentagramma
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«Ci sono cose al mondo che non si possono descrivere o spiegare. Teoremi di fisica, leggi naturali, equazioni complesse? Certamente! Ma ce ne sono altre più semplici che sono egualmente ineffabili: il richiamo della natura, il ruotare degli umori con l'avvicendarsi delle stagioni, l'attrazione per una persona o il gusto estetico. Sopra ogni cosa vi è il rapporto con la musica: o la ami o ti lascia indifferente. Ma se la ami, la ami per sempre incondizionatamente, in tutte le sue forme, dimensioni e sfumature. E l'amore non è necessariamente il frutto di una intima conoscenza. Puoi non sapere nulla di armonia o di spartiti musicali, ma l'amore per la musica è irrazionale. Esso ti avvinghia, ti sconvolge, ti rende schiavo di ritmi, melodie. È un amore che ti conquista con successioni di note, tonalità che si accoppiano, si sposano, si susseguono, per darti emozioni e catturare la tua anima. Non sapevo che nella mia vita avrei spesso incontrato sulla mia strada un Do maggiore, un La minore, un Re minore, un Sol 7, e che tutti assieme avrebbero rappresentato tanti, tantissimi, infiniti, giri di Do.» Prefazione di Beppe Carletti.
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