Amicizia sociale: incontrarsi nel giardino
Disponibile su prenotazione.
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In occasione della 18Ŗ Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia, il Padiglione Nazionale della Santa Sede dedica una riflessione al tema dell'incontro, a "prendersi cura del pianeta come ci prendiamo cura di noi stessi e celebrare la cultura dell'incontro". Negli spazi espositivi e nel giardino del monastero benedettino di San Giorgio Maggiore č stata invitata a esporre una figura dal prestigio indiscutibile nel panorama artistico e architettonico internazionale, come l'architetto portoghese Įlvaro Siza (Premio Pritzker nel 1992), insieme al collettivo italiano Studio Albori (Emanuele Almagioni, Giacomo Borella, Francesca Riva). Quest'ultimo, grazie allo sviluppo di una pratica multidisciplinare, frequenta la realtą del progetto mescolando le attivitą di architettura a processi partecipativi ed ecologici. Dall'incontro tra le encicliche del Santo Padre, gli architetti invitati e i diversi contribuiti scientifici, nasceranno le installazioni che risponderanno al tema "Il Laboratorio del Futuro", proposto dalla curatrice generale della 18. Biennale di Architettura, Lesley Lokko. L'installazione O Encontro di Įlvaro Siza accoglie il visitatore e lo conduce, in un dialogo tra le "figure" disegnate dal maestro, fino agli spazi esterni; grandi presenze, le cui geometrie e dinamicitą di movimento alludono plasticamente alla coraggiosa visione sociale di Papa Francesco. La loro suggestiva interazione crea un movimento incessante, fatto di pause e di sorprese, che culmina verso l'ultimo monolite, che raggiunge il giardino, guidandoci verso il ritrovato orto monastico e le strutture di accoglienza appositamente create. La nuova conformazione del giardino, su disegno dello Studio Albori, propone infatti una passeggiata in parte ombreggiata, grazie a pergolati in legno e bamboo, in parte a cielo aperto, tra le nuove piantumazioni. Pensata come spazio a disposizione di tutti, questa nuova conformazione permette immergersi in uno scenario materiale e spirituale che avvicina alla vita quotidiana del monastero benedettino, alla sua Regola, aprendo la possibilitą a un dialogo attuale con quegli spazi emblematici della tradizione architettonica.
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