Maratonite. Abbiamo fatto 30... facciamo 42, 195? Strategie mentali per affrontare maratona e ultramaratona... Come conviverci
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"La maratona non è nient'altro che un fantastico strumento per farci raggiungere quello stato di equilibrio fisico e psichico che tutti disperatamente cerchiamo. Raggiungere il traguardo nella maratona equivale a vincere la sfida con se stessi. Questa appagante sensazione diventa irrinunciabile e crea un'inevitabile e benefica dipendenza che ho ironicamente definito: "Maratonite", prendendo in prestito il suffisso "ite" che si dà appunto alle malattie acute. Appena varcata la linea dell'arrivo, tutto il dolore e la fatica sono immediatamente annullati e già dimenticati: il primo pensiero è "Alla prossima, farò meglio". Tutti i maratoneti intervistati, con le loro storie, hanno confermato che la "Maratonite" è una bella e inguaribile malattia, tra i quali: Stefano Baldini, Linus, Giorgio Calcaterra, Franca Fiacconi, Marco Olmo e altri. I costanti allenamenti di "endurance" per preparare la maratona apportano i loro benefici anche a livello mentale, oltre che fisico, migliorando la resistenza psicologica alla fatica. Un effetto importantissimo quest'ultimo che ho definito: "Brain Training"." (Luca Ricci)
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