Diana Spencer. Morte, mito e misteri
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All'apice della popolarità e del carisma Diana è più scomoda che mai nella sua ultima estate: la relazione con Dodi Fayed fa rabbrividire l'Establishment, l'arcivescovo di Canterbury sostiene che non incoronerebbe un re divorziato e risposato e i potenti del mondo temono la sua battaglia contro le mine. Intanto all'orizzonte si delineano già le sue prossime battaglie, tra i campi profughi. "I will name the names", annuncia. "Farò i nomi": di chi produce le mine, di chi le vende. Ma il dossier a cui stava lavorando è sparito con lei il 31 agosto 1997. Due verità si contrappongono sui fatti dell'incidente: quella ufficiale, che inchioda l'autista come ubriaco, e quella delle inchieste giornalistiche che la mettono in discussione. In Italia non c'è ancora una ricognizione delle omissioni e delle anomalie che accompagnano la ricostruzione della notte dell'Alma. In una disamina lucida, sostenuta dal vaglio di centinaia di fonti, Annalisa Angelone accende i riflettori sull'ultima Diana e sulla grande storia d'amore tra la principessa ribelle e il suo popolo globale. Una storia che non si è mai interrotta perché, direbbe Domenico Starnone, i fantasmi fanno il nido nel futuro.
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