Sul romanticismo. Lettera al marchese d'Azeglio
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La lettera Sul Romanticismo viene inviata, il 22 settembre 1823, a Cesare Taparelli D'Azeglio e risponde a una missiva del marchese che accennava alla polemica classico-romantica. Manzoni prende posizione al riguardo, riassumendo le idee dei romantici e difendendole: nella prima parte critica il Neoclassicismo, l'uso della mitologia in poesia e il rispetto del sistema tradizionale d'imitazione dei classici; nella seconda, esplicita la propria poetica, condensandola nella nota formula «l'utile per iscopo, il vero per soggetto, l'interessante per mezzo». La lettera viene riproposta nella versione rivista dall'autore in occasione dell'uscita delle sue Opere varie per Redaelli (1870) e con l'aggiunta dell'incipit tratto dall'abbozzo del 1823; la curatrice ne firma l'introduzione, la breve nota al testo e il commento.
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