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Storie di resistenza ambientale. La tutela di Napoli e della costa campana negli anni Settanta

di Caputi Alessandra

  • Prezzo online:  € 15,00
  • ISBN: 9788849875836
  • Editore: Rubbettino [collana: Fondazione Biblioteca Benedetto Croce. Documenti, Fonti E Studi Critici]
  • Genere: Storia
  • Dettagli: p. 220
Disponibile su prenotazione.
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

Per contrastare l'assalto della speculazione edilizia a Napoli e alla costa campana, nel secondo dopoguerra, sarebbe servito il dono dell'ubiquità. La costruzione di ecomostri, villette e palazzine abusive e la distruzione di monumenti, aree archeologiche e giardini furono all'ordine del giorno per circa un trentennio. Imprenditori voraci presero di mira le coste puntando sullo sviluppo del turismo di rapina e in spregio alle norme urbanistiche lottizzarono alcuni tra i più bei paesaggi del Mediterraneo. La città partenopea, oltre a subire la cementificazione delle sue colline, era già stata inquinata da diversi stabilimenti industriali, in particolare dall'Italsider e dalla Cementir, con gravi ripercussioni sull'ambiente e sulla salute pubblica. Alcune associazioni - Italia Nostra e il Comitato per la difesa ambientale e culturale del Mezzogiorno in primis - lottarono infaticabilmente contro questa galleria degli orrori. Sette battaglie tenacemente condotte, tra gli anni Sessanta e Ottanta, testimoniano la strenua difesa di Napoli, della baia di Fuenti e della costa della Masseta. Alda Croce, Elena Croce e Antonio Iannello ne furono i protagonisti indiscussi. Portarono avanti una nuova forma di resistenza, volta a tutelare il paesaggio, i beni culturali e lo spazio pubblico, e contribuirono con il loro impegno civile alla formazione di una coscienza ambientale in Italia. Prefazione di Piero Craveri.

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