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Le due vie

di Brandi Cesare

  • Prezzo online:  € 20,00
  • ISBN: 9788834614471
  • Editore: La Nave Di Teseo [collana: I Fari]
  • Genere: Arte
  • Dettagli: p. 372
Disponibile su prenotazione.
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

Collocato tra "Segno e immagine" (1960) e "Teoria generale della critica" (1974), "Le due vie", uscito nel 1966, fa parte del grande trittico che attraversa la fase finale dell'estetica brandiana e che affronta la necessità di dare risposta ai nuovi interrogativi posti all'intelligenza filosofica e storico-critica dai frammentati sviluppi della ricerca artistica. Il perno del libro ruota attorno all'incrocio tra due elementi - appunto le due vie - nello stesso tempo complementari e incompatibili: l'"astanza", cioè l'opera d'arte come pura presenza, e la "semiosi", cioè l'opera d'arte come segno che rinvia ad altro da sé. Da tale impostazione discende l'atteggiamento dell'autore verso gli ultimi esiti delle arti contemporanee: né di ripulsa né di indifferenziata approvazione, piuttosto di sobria indagine teorica. Un'indagine che non poteva non confrontarsi con la semiotica, la "scienza dei segni" di cui Brandi - con la sorvegliata incompletezza della sua adesione - rivela in anticipo le eccessive e in gran parte mancate promesse. Nel capitolo "Lo spettatore integrato", oltre a stilare una disamina storico-epocale dello "spirito del tempo" che contiene pagine di sorprendente preveggenza, Brandi - in una sorta di teoria della ricezione ante litteram - precorre i motivi salienti di quella che oggi chiameremmo "estetica relazionale", attualmente al centro del dibattito critico e delle pratiche artistiche odierne. "Le due vie" è una delle fonti a cui risalgono gli interrogativi che oggi si pone chi continua a pensare che l'arte valga ancora la pena di essere pensata. Con un testo inedito di Roland Barthes e uno scritto di Umberto Eco.

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