Architettura e liturgia. Intese, oltre i malintesi
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Come interpretare l'architettura delle chiese contemporanee, nel travaglio della ricerca di nuove modalità espressive, in città soffocate dai flussi di traffico e dall'incombere delle edificazioni? Quante volte si sente dire che sono brutte al paragone con le chiese storiche? Ma che cosa si nasconde dietro ai molteplici tentativi compiuti dai professionisti dell'architettura per inseguire disegni di chiese capaci di mantenere il valore di riferimento urbano, pur senza emergere come avveniva un tempo? Come definire la loro singolarità, in una cultura in cui le diverse scuole di progettazione seguono filoni ideologici a volte fortemente contrastanti? E come rendere coerente il loro disegno con le indicazioni emerse dal Concilio Vaticano II? Il volume, imperniato sul tracciato delle due Note pastorali del 1993 e del 1996 pubblicate dalla Commissione per la liturgia della Conferenza Episcopale Italiana sulla progettazione di nuove chiese e sull'adeguamento di quelle esistenti, è inteso a mostrare - senza aderire ad alcuna delle correnti ideologiche che hanno caratterizzato l'architettura contemporanea - in che modo l'arte del progetto ha cercato di interpretare questo tema, la cui particolare complessità deriva dalla densità di significati che nelle chiese si assommano.
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