Caterina D'Aragona. Dignità e coraggio
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È passata alla storia come la regina ripudiata, Caterina d'Aragona, la moglie ferita che, anche di fronte alle umiliazioni e al rifiuto del marito Enrico VIII, re d'Inghilterra, mostrò fino all'ultimo grande dignità, virtù e incrollabile fede. La Trastámara, in realtà, fu molto di più, grazie a una personalità mite ma determinata, e alle sue doti naturali in fatto di leadership e diplomazia, che la resero una protagonista non passiva dei suoi tempi. Figlia dei sovrani cattolici Ferdinando II d'Aragona e Isabella I di Castiglia, prima donna in Europa a ricoprire, fin da giovanissima, l'incarico di ambasciatrice a corte, instancabile nella carità cristiana verso i poveri quanto capace di vincere sul campo di battaglia, Caterina si dovette fare largo dentro una società di uomini e scontrare con i loro giochi di potere, facendone emergere il ruolo essenziale e non scontato dell'elemento femminile. La sua vita rimarrà impigliata a quella di una giovane, bella e ambiziosa dama, Anna Bolena, e alle trame di palazzo del marito, tra la volontà di procacciarsi un erede maschio e lo scisma anglicano dalla Chiesa di Roma. Tra le sei mogli di Enrico VIII, rimase la preferita dai sudditi, che continuarono a rispettarla e ad amarla come una delle più illuminate sovrane della sua epoca.
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