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Storia delle canzoni dedicate a Ischia: 1880-1980 dal terremoto di Casamicciola ai Festival della Canzone Marinara, di Ischia e all'Epomeo d'Oro. Almanacco della canzone e del teatro napoletano

di Sciotti Antonio

  • Prezzo online:  € 44,00
  • ISBN: 9788872974124
  • Editore: Abe [collana: Almanacco Della Canzone Napoletana]
  • Genere: Musica
  • Dettagli: p. 180
Non Disponibile
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

Č un libro diviso in tre parti ognuna delle quali raggruppa tutte le melodie dedicate all'isola verde nell'arco di un secolo (1880-1980). La prima parte contempla la musica dedicata al terribile disastro di Casamicciola del 1883 che causņ la decimazione di quasi la metą della popolazione. Nella seconda parte sono raggruppate rigorosamente in ordine cronologico tutte le canzoni con le sue storie a partire dal 1899, anno della prima composizione dedicata all'isola verde scritta nel periodo dell'industrializzazione della musica napoletana, per terminare con gli ultimi successi di Tony Tammaro e Salvatore Minopoli della fine degli anni '80 del Novecento. La terza parte č dedicata a Ischia festivaliera, o meglio al Festival della Canzone Marina che dal 1957 al 1961 ha rallegrato e movimentato il turismo ischitano con tante belle melodie. Seguendo il criterio di questa divisione, ad ogni parte viene assegnata una titolazione: Per Casamicciola tutto il mondo di Piedigrotta; La storia delle canzoni che omaggiano l'isola verde; Ischia festivaliera tra melodie, twist e yč yč. La prima carrellata di canzoni avviene nel 1883 in seguito al terribile terremoto di Casamicciola. Poeti, commediografi e musicisti s'impegnano a scrivere a titolo di beneficenza una notevole produzione canora e teatrale per ricavarne somme di denaro destinate ai superstiti dell'isola. La carrellata termina con l'inaugurazione nel 1888 del teatro Pergolesi che sorge a Barano d'Ischia, che diventa il simbolo del risollevamento dell'isola verde. Dopo questo periodo, la canzone napoletana mette in pausa la musica che canta Ischia, fino a che, a partire dal 1899, con il motivo 'Ncopp''a ll'isula, s'inizia sporadicamente a scrivere per omaggiare l'isola verde con i suoi panorami e le sue bellezze naturali. Il grande boom della produzione canora avviene negli anni '50 del Novecento, quando iniziano a diffondersi i primi festival che vanno a sostituire le antiche audizioni di Piedigrotta e, soprattutto, quando inizia il fenomeno della commercializzazione della canzone napoletana: l'abbondanza delle nuove composizioni si rifanno ad Ischia come meta turistica e come ritrovo di incontri d'amore. Sono soprattutto le case editrici del nord Italia che pubblicano la maggior parte di queste composizioni che sono eseguite in particolar modo da cantanti-chitarristi, assai numerosi sull'isola verde, che ravvivano le taverne e altri ritrovi turistici: Scarola, Enzo Gagliardi, Silvio Rosi, Vittorio, Ernesto De Maria, Pizzulin, Rino Da Positano, Armando Romeo, Roberto Murolo, Ugo Calise, Umberto Boselli, Gianni Festinese, Geppino Battaglia, Ettore Lombardi, Giovanni Mazzella, Nino Soprano, Gianni Morena, Franco Di Costanzo, Mimmo Di Lello, Rino De Sisto, Tony Sigillo, Gianni Mario, Franco Esposito, Salvatore Zurria e tanti altri. La grande abbondanza delle canzoni dedicate all'isola verde avviene nella seconda metą degli anni '50 del Novecento, ovvero negli anni in cui si tengono le tre edizioni del Festival della Canzone Marinara. Nonostante la grande concorrenza del periodo che non si riduce soltanto al Festival di Sanremo e al Festival della Canzone Napoletana (i soli che oggi si ricordano) ma anche a quella di altre prestigiose gare canore, quali il Festival Adriatico di Ancona, il Festival della Canzone Romana, il Festival siciliano della Canzone di Palermo o ancora i festival di Zurigo, Velletri, Trani, Como, Magenta, Vibo Valentia, Vasto, Montecatini, Viareggio e tanti altri, quello di Ischia non passa in sordina. ..

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