L'uomo dello scoglio. Nunzio Nasi. Storia di un politico siciliano dall'unità d'Italia al Fascismo
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Una vicenda complessa a cavallo di due secoli turbolenti dall'unità d'Italia al fascismo. Dall'altare alla polvere per le accuse di peculato mosse dai nemici socialisti e dagli invidiosi politici suoi conterranei. Non più sostenuto dalla potente massoneria di cui era stato esponente autorevole, fugge all'arresto in esilio e al rientro subisce il processo dell'Alta Corte di Giustizia e viene condannato. Sconta la pena e si prepara al grande rientro in parlamento. Uomo dall'acuta intelligenza, caparbio, volitivo, egocentrico, amante dell'apparire, litigioso con tutti coloro che non ne tessevano le lodi. La sua storia politica è anche quella dell'Italia che nasce malamente unita sotto i Savoia nel 1861 e che propone immediatamente il drammatico tema del "meridionalismo", cioè quel contrasto tra un nord ricco e privilegiato contro un meridione depresso dove dominano i notabili, le associazioni banditesche e i poteri occulti tra cui emerge caparbiamente la mafia che deturpa e distorce l'immagine della Sicilia. Nasi, sempre attento alle istanze dei suoi concittadini, fu un antesignano del popolarismo, allora chiamato nasismo.
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