Il realismo della finzione
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C'è un legame che collega la poesia epica di età barocca a una certa parte della narrativa contemporanea, quella che stabilisce un rapporto nuovo tra il soggetto e il reale a partire dalla constatazione dell'impossibile di quest'ultimo. In altre parole, esiste un legame piuttosto stretto tra i miei interessi iniziali e quelli successivi. L'ho scoperto costruendone il racconto. Alain Robbe-Grillet avrebbe detto che è il lavoro testuale a produrre la diegesi. Più prosaicamente, potrei dire che si capisce dopo, la direzione che si è presa prima. Una raccolta di saggi sulla letteratura francese e sulla pratica della traduzione, dal Seicento fino ad oggi. Alcuni tra i temi trattati: La concezione tassiana dell'allegoria; Le acque nel balletto dall'inizio del Seicento alle Nozze di Teti e Peleo; La Tarasca e il diavolo; Il dialogo delle fate tra Charles Perrault e Madame d'Aulnoy; Il fuoco e l'immagine; Jean Baudoin metafrasta e la sua traduzione di una parte dei discorsi di Tasso; Voltaire lettore di Tasso; Il taratantaleo ovvero l'essere comprensivo Charles Nodier personaggio di Alexandre Dumas; Madame Bovary; I poeti maledetti; Estrugo, il servitore gemello di Crommelynck; Armand Robin, poeta senza passaporto; Jean-Luc Lagarce e la Cantatrice chauve; Bernard Simeone scrittore e traduttore; La versione inedita delle Chaises di Ionesco; Samuel Beckett; Il Nouveau Roman spiegato da Alain Robbe-Grillet (e mio padre); Philippe Sollers e l'inedito; Tradurre Philippe Forest.
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