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Le principali «Conserve» della tradizione italiana. The main «Preserves» of the italian tradition. Ediz. bilingue

di Reale Lucia, Vitagliano Bidoli Maria

  • Prezzo online:  € 23,00
  • ISBN: 9791254742044
  • Editore: La Bussola
  • Genere: Cucina
  • Dettagli: p. 184
Non Disponibile
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

Nel testo sono raccolte le principali metodiche di trattamento dei cibi per la loro conservazione e che si utilizzavano nelle famiglie, nelle case coloniche e nelle campagne italiane fino agli anni '50-'60. Sono descritti i tre principali metodi di conservazione, e cioè la salamoia, le preparazioni sott'aceto e la conservazione sott'olio. Inoltre sono descritti i metodi di conservazione e pastorizzazione delle vivande utilizzati dalla tradizione rurale, una volta confezionate. Possiamo rintracciare nel testo come si manipolavano le verdure stagionali e quale tipo di preparazione era più adatta per esaltare i sapori e valorizzare le proprietà nutrizionali. In effetti un metodo di preparazione adatto, ad esempio, per la conservazione dei pomodori non poteva essere adatto per la conservazione anche dei friarielli o dei carciofi. Era solo l'esperienza della tradizione contadina che permetteva di trovare il metodo più adatto sia per la conservazione, sia per poter esaltare il sapore di una determinata vivanda. In questo modo si evitava anche di sprecare e disperdere l'abbondante raccolto per potersene avvantaggiare nelle stagioni meno generose con ortaggi e frutta, e cioè autunno e inverno. Ogni piccolo trucchetto, che le esperte mani delle nostre maestranze si tramandavano da generazione in generazione, trasformava il sapore di un alimento e consentiva da un lato di assaporare alcuni tipi di preparazione nell'intero arco dell'anno anche se la materia prima, che poteva essere un tipo di ortaggio o di frutta, era disponibile in una sola stagione, ad esempio l'estate. Ciò consentiva, ad esempio, con molta sorpresa di mangiare pesche sciroppate a Natale.

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