Tutte le strade portano a Saigon. Un'avventura tutta «expat» attraverso la resilienza
Disponibile su prenotazione.
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"Da sempre avevamo il desiderio di fare un'esperienza internazionale diversa dal semplice viaggio di lavoro. Non mi sentivo completa, volevo crescere. Non riuscivo a capire pienamente cosa significasse avere una visione internazionale. Quando a mio marito è stato proposto il Vietnam, ho realizzato che era giunto il momento di andare alla stazione, perché un altro treno dopo i quaranta non sarebbe più passato. Expat è l'abbreviazione del termine espatriato, individuo che vive al di fuori del proprio Paese nativo. Il fenomeno ha di recente coinvolto i giovani, è stato denominato "fuga di cervelli'', sinonimo di trasferimento legato a uno stato di malessere in Italia, come se l'Italia ne rappresentasse la causa. A noi non mancava nulla, una qualità della vita fatta di buone professioni, famiglie vicine e un tessuto di amicizie solide, un territorio florido tra mare e montagna. L'estero per noi non era una chiave di fuga, ma una opportunità di scelta di fronte a una realtà italiana che, comunque, già ci offriva molto."
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