ACCEDI

Nessun account trovato. Riprova.


Login
Orari Negozio:

Lunedì

: 15.30-19.30

Martedì-Sabato

09.00-12.30/15.30-19.30

Orari Negozio

Lunedi': 15.30-19.30
Martedi'-Sabato 09.00-12.30/15.30-19.30

Lo squartatore di Trieste. Assassino o vittima?

di Covaz Roberto

  • Prezzo online:  € 9,50
  • ISBN: 9788897271482
  • Editore: Mgs Press
  • Genere: Saggistica
  • Dettagli: p. 80
Non Disponibile
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

"Dell'assassinio di Lucienne Fabry e del processo allo squartatore di Trieste - il fatto accadde nel rione di Roiano - si occuparono i giornali di mezza Europa, e "Il Piccolo" vi dedicò decine di pagine. Di queste, una in particolare attirò la mia attenzione: la prima pagina del giorno in cui venne data la notizia. Era esposta all'ingresso della sede del giornale in via Guido Reni. Ogni volta che ci passavo davanti mi fermavo a guardarla. Dello squartatore di Roiano hanno scritto in molti e ho particolarmente apprezzato la ricostruzione della vicenda fatta da Liliana Bamboschek ("Col coltello in seno"). Ci sono poi state anche commedie e canzoni. Addirittura, come scrivono Sergio Crechici e Paolo Lughi in "Trieste e il cinema", "Lo squartatore della canzonettista Lucienne Fabry" è stato il primo film prodotto a Trieste e realizzato da Salvatore Spina. Inoltre, in occasione della presentazione dell'archivio storico digitale de "Il Piccolo", i "letteraturisti" Niccolò Coscia, Alessandro Valenti, Enrica Milanese e Sofia Messina ne hanno presentato una bella lettura scenica. Non so di preciso quando mi è venuta l'idea di occuparmi di questa vicenda. So che è stato l'editore Carlo Giovanella a incoraggiarmi a scriverla, provvedendo lui stesso a cercare e fotocopiare le carte processuali conservate all'Archivio di Stato di Trieste. Quelle carte le ho lette e rilette un sacco di volte, in certi periodi mi hanno tormentato quasi volessero essere rilette ma con sempre maggior attenzione. E alla fine lo sforzo è stato ripagato. C'è molto che non torna in questa brutta storia: testimonianze contraddittorie, episodi improbabili, un processo celebrato, è il caso di dirlo, a furor di popolo. Resta infine l'amara constatazione che l'unica, tragica e dolorosa verità è la morte di una giovane donna." (R. C.)

Vuoto