Una barba e un ideale. Attilio Mariotti, un socialista d'altri tempi
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Attilio Mariotti nasce a Scarlino (Grosseto) il 13 febbraio 1882. Proveniva da una famiglia agiata, ma fin da ragazzo prende coscienza dell'ingiustizia sociale che opprime la popolazione della sua Maremma, afflitta dalla disoccupazione e dalla malaria. Sposa l'idea socialista, e il suo impegno politico inizia nel 1915 a Firenze, dove fu il primo eletto per il Partito Socialista nel Consiglio Comunale e nel Consiglio Provinciale. Sotto il fascismo subisce frequenti aggressioni e arresti e nel 1930 è condannato al confino. Diviene membro del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale e, finita la guerra, fu Consultore Nazionale, candidato alla Costituente e Vice-Sindaco della prima Amministrazione Democratica di Firenze. Nel 1948 viene eletto Senatore della Repubblica. Muore a Firenze il 6 febbraio 1955, con il compianto dei cittadini e delle Istituzioni. "Una barba e un ideale" è il titolo del libro che la mia nonna Margherita Lollio voleva dedicare al suo Attilio, mettendo insieme documenti, testimonianze e ricordi di tutta una vita. Non è riuscita a finire di scriverlo, e ho sentito che era un compito mio portare in fondo, con affetto e rispetto, le sue intenzioni.
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