Il dissonante operoso. Adriano Banchieri, dotto e singolare musicista bolognese del Cinque-Seicento
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Prezzo online: € 30,00
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ISBN:
9788833645100
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Editore:
Pendragon [collana: Musicalia]
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Genere:
Musica
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Dettagli:
p. 520
Disponibile su prenotazione.
Contenuto
Un amabile giro di vite che si apre un varco nel duro legname del passato: questo passato è la Bologna del Cinque-Seicento, la sua cultura e pittura, la sua altera musica sacra e la sua disinvolta poesia da piazza, tutt'attorno a una figura quasi inafferrabile come il Banchieri; e quel giro di vite, quel Turn of screw per dirla con Benjamin Britten o quel "cacciavite" per dirla (forse) con Banchieri stesso, è il libro qui presente. Invero inafferrabile è don Adriano, con il suo buffo e goffo pseudonimo di Camillo Scaligeri dalla Fratta. Frate vissuto a Bologna, nel convento di S. Michele in Bosco, fra il 1568 e il 1634, amico di maestri di cappella come il Giacobbi (in S. Petronio) e il Monteverdi (in S. Marco), cosa non ha detto, scritto, trattato, composto, suonato e cantato il Banchieri? Commedie che fanno ridere, messe che accompagnano la liturgia, metodi che istruiscono i giovani organisti, infine canzonette e madrigali in quantità che scherzano con sciocchezze di vecchi, astuzie di giovani, novelle e chiacchiere e barzellette da accademia "florida" e da "villa" suburbana. Di tutto, ha fatto, anche pubblicare un testo sul dialetto, ma fino a oggi lasciandosi bibliograficamente conoscere solo a pezzi e bocconi. Frutto del lavoro di parecchi studiosi (dentro e fuori il Conservatorio, dentro e fuori Bologna), "Il Dissonante Operoso" è un libro a macchia d'olio, invece, che si muove in lungo e in largo, che si picca di essere un "medaglione" riassuntivo, uno studio all-round, e di fatto è la prima monografia italiana sull'autore (mentre il contesto internazionale annovera un solo, e vecchiotto, altro caso). Leggerlo, sarà più interessante o più divertente? A rispondere, quel gran burlone e fine umorista del Banchieri non avrebbe dubbi.
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