I baffi di Gadda e altri malinconici oggetti
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É possibile che molti grandi scrittori siano stati ossessionati da progetti irrealizzabili. È ipotizzabile che sognassero e che i loro sogni fossero più ardui delle loro visioni letterarie. È probabile che le loro fantasie finissero erose da atroce smarrimento e terrore. La finzione può aiutare a svelare tracce nascoste, gettare luce tra le pieghe della vita di alcuni dei più celebri autori del passato: Stevenson, Melville, Kafka, Pessoa, Borges, Gadda. È questo il gioco letterario, raffinato e colto, che Spila porta avanti in brevi narrazioni di acuta intelligenza e brillante ironia. Ci suggerisce che anche gli scrittori più famosi, che hanno regalato pagine mirabili alla letteratura mondiale, non sono esenti dal fallimento, anzi, sono qui rappresentati nei momenti di "silenzio", come soffocassero per chili di ovatta in bocca; chiusi e compressi come in una bottiglia, o in una cella. I "malinconici oggetti" cui la raccolta allude sono segni attraverso i quali la letteratura apre a nuove e insolite suggestioni.
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