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Guida alla visita del castello del Volterraio

di Camici Marcello

  • Prezzo online:  € 10,00
  • ISBN: 9791221432329
  • Editore: Youcanprint
  • Genere: Turismo
  • Dettagli: p. 50
Non Disponibile
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

Il castello del Volterraio detto anche fortezza del Volterraio , fa parte del ricco sistema fortificato difensivo medioevale presente ancora oggi all'isola Elba. Si trova nel comune di Portoferraio (Coordinate geografiche : 42°48?09.3?N; 10°23?01.35?E). Recentemente è stato oggetto di restauro per la messa in sicurezza. È ritenuto monumento simbolo dell'isola forse perché ha un aspetto affascinante e forse perché non è mai stato espugnato. Ancora oggi è inespugnabile per chi lo visita. Tale affermazione trova supporto nel fatto che se non si conosce la architettura delle mura non si capisce niente del castello quando lo si vede durante una visita. Sul castello del Volterraio, nonostante l'esistenza di ampia documentazione cartacea e visiva manca quella relativa alla sua architettura che è militare: tutto è predisposto per una difesa di tipo attivo e passivo, piombante e radente. È difesa attiva ogni metodo difensivo che si opponga all'assalto nemico non aspettandolo dietro le mura, ma contrastandolo durante l'avvicinamento e al momento dell'assalto. È difesa passiva quella che si affida unicamente alla protezione offerta dalla distanza, dalla inaccessibilità e dallo spessore delle fortificazioni, senza contrastare il nemico. La difesa piombante: tattica difensiva tipica nell'epoca delle armi bianche, basata essenzialmente nel lancio contro gli assalitori di proiettili solidi o liquidi (pietre, oppure acqua, olio, pece o sabbia bollenti). Per attuarla era fondamentale disporre di una posizione sopraelevata rispetto al nemico, ottenuta scegliendo un luogo naturalmente alto o elevandosi dal terreno tramite manufatti architettonici (mura, torri). Difesa radente: tipica difesa attuata con l'impiego delle armi da fuoco, mediante tiri il più possibile vicini o paralleli al piano di attacco o piano di campagna, cioè impiegando le armi con quello che si dice "alzo zero". Una prima difesa,attiva e passiva, del castello ha inizio con una cinta muraria posta in basso lontano dal castello stesso, vicino alla chiesa di S Leonardo: un semplice muro a sacco con merlatura e camminamento di ronda posto ad impedire un primo ingresso al nemico: è ancora oggi presente allo stato di rudere. Continua poi con l'architettura fortificata del castello dove si realizza tutta la difesa come sopra descritta. Il presente ebook si associa,completandolo, ad un opuscolo scritto e pubblicato col titolo "Volterraio e suoi adiacenti" (Elbaprint editore 2020). Vuole colmare il vuoto di notizie sulla architettura militare fortificata delle mura di questa fortezza tentando di dare intelligibilità alla formidabile macchina militare di difesa che è il castello del Volterraio introducendo in termini semplici e comprensibili alla conoscenza di tale architettura. Può essere usato come manuale durante la visita. Dopo un breve cenno di storia si analizzano: stratigrafia delle mura, torre, cortine murarie, speroni, merlatura, camminamenti di ronda, bastione destro e sinistro, contramine ,rampa e portale di accesso, spalto, garitta, casamatta, edifici interni.

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