I contro-spazi della narrativa di Ian McEwan. Teatri, carceri, giardini e altri luoghi
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Lo spazio gioca un ruolo cardine nella narrativa di Ian McEwan: case, alberghi, ospedali, giardini rappresentano una costante e vi intervengono quale dispositivo attivo capace di orientare i comportamenti dei personaggi e determinare gli esiti degli intrecci. Questo volume esamina i romanzi di McEwan a partire dalla triplice funzione giocata dagli spazi - attanziale, metonimica e metatestuale - e suggerisce accostamenti inediti tra le sue opere sulla base della riflessione teoretica sulle eterotopie elaborata da Foucault. L'indagine si concentra sull'interrelazione tra i microcosmi del privato e la costante tematica della famiglia, portando alla luce le sfumature di senso acquisite dalla dialettica intergenerazionale e dalle dinamiche intrafamiliari.
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