La poesia cantata nel «Cancionero musical 7-1-28 de la Colombina». Vol. 1
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Il Cancionero musical 7-1-28 de la Colombina rappresenta un caso interessante nel panorama dei canzonieri musicali spagnoli. Le carte di questo umile scartafaccio sono una finestra da cui è possibile osservare come operassero i cantori di una cappella musicale sivigliana di fine Quattrocento, quasi sorprendendoli nella loro quotidianità, mentre vergavano a memoria, sotto il pentagramma o come residuum, il textus receptus melodico circolante. Si tratta quindi di un valido strumento per riesumare la vulgata musicale dell'epoca, almeno in ambito ispanico, e riascoltare quei versi intonati che allora dovevano far parte della memoria collettiva, e non solo di quella di copisti e cantori. Nel primo volume (Il codice) l'assedio al testimone sivigliano viene portato da molteplici prospettive complementari, saltabeccando dal versante codicologico al còté musicale, e dall'indagine filologica allo scandaglio tematico. Il secondo volume (La tradizione) offre la schedatura completa dei brani del canzoniere.
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