Industria dei microchip. La strategia dell'Europa nella competizione internazionale
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Prezzo online: € 18,50
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ISBN:
9788836819775
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Editore:
Passigli [collana: Astrid]
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Genere:
Economia
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Dettagli:
p. 196
Disponibile su prenotazione.
Contenuto
I microchip sono una componente strategica di molte produzioni manifatturiere: l'automotive e l'elettronica di consumo, in primo luogo. La pandemia, prima, la guerra in Ucraina, ora, hanno evidenziato la difficoltà se non l'impossibilità dell'industria dei microchip di soddisfare l'incremento - senza precedenti - della domanda. Non si tratta, quindi, di una crisi ciclica: siamo di fronte ad un passaggio "epocale", che richiede misure eccezionali da parte delle imprese, ma anche degli Stati. E così Intel ha destinato 80 miliardi di dollari agli investimenti nei Paesi europei (un esempio concreto del modello di friendshoring evocato di recente da Yanet Jellen); e finanziamenti per diverse decine di miliardi di dollari sono stati stanziati o almeno programmati da Stati Uniti, Cina, Europa, ma anche da Corea del Sud e Giappone, per sostenere le rispettive industrie nazionali e, al tempo stesso, garantirsi una maggiore indipendenza dalle importazioni (l'autonomia strategica). Anche in questo, come in altri settori strategici, emergono i limiti della teoria economica dominante fino a qualche anno fa, che confinava l'intervento dello Stato alla definizione delle regole e alla tutela della concorrenza: anche in questo settore, è stato giocoforza recuperare la politica industriale. E l'Europa? L'Europa ha da poco deciso di giocare un ruolo da protagonista nell'industria dei microchip, attivando diversi strumenti, da ultimo lo European Chips Act. Nel contesto europeo, l'Italia ha alcuni indubbi punti di forza, ma deve investire di più nelle nuove tecnologie che stanno trasformando il settore. Astrid-LED, con il contributo di alcuni dei maggiori esperti del settore, ha dedicato un seminario all'analisi dei problemi attuali dell'industria dei microchip e alla definizione di misure di politica pubblica atte a sostenere la competitività europea ed italiana in questo settore; competitività necessaria non soltanto per il crescente ruolo che i microprocessori hanno nella catena del valore di molte produzioni tecnologicamente avanzate, ma anche per sempre più evidenti ragioni di sicurezza nazionale. Prefazione di Franco Bassanini.
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