Non arrendersi alla fatalità del fato. Commento all'epopea di Ghilgamesh
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Accostarsi a questo poema epico-eroico risalente fino al XX secolo a. C., il più antico che si conosca, che tanta influenza ha suscitato sul Vicino Oriente, biblico e non, è dovere di chiunque intenda riflettere sui temi più importanti della vita dell'uomo. In Ghilgamesh troviamo infatti i grandi interrogativi avvertiti da tutti i popoli: i rapporti, spesso conflittuali, fra l'uomo e gli dèi, il posto dell'uomo nel creato, l'amore e l'amicizia, soprattutto la morte. Ghilgamesh rifiuta questa fatalità del fato, rifiuta la morte come destino definitivo ed ultimo, e si ribella.
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