Nero come l'anima. Storia dell'omicidio dal Rinascimento alla Rivoluzione francese
Disponibile su prenotazione.
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Ci sono storie nere che vivono da sempre nella nostra letteratura, come quella di Beatrice Cenci, immortalata da Stendhal, o quella dei presunti untori nella peste milanese, resa celebre da Manzoni. Ci sono personaggi di primo piano la cui vicenda umana si intreccia a una carriera criminale, da Christopher Marlowe a Cesare Borgia, da Benvenuto Cellini a Caravaggio. Ci sono delitti al femminile come quello di Mary Blandy, avvelenatrice del proprio padre per amore di un fidanzato dalla dubbia moralità, e Marie-Madeleine d'Aubray, che al marchese suo marito, appassionato di alchimia, avrebbe preferito un bel capitano di cavalleria. Ci sono esperienze sanguinarie capaci di raccontare epoche e culture, come le avventure di Marcantonio Bragadin, generale della Serenissima, e la vita cannibale di Sawney e Agnes Bean. Nei secoli d'oro dei viaggi di scoperta per mare non possono mancare i pirati, come lo spietato Jean-David Nau, noto come L'Olonese. E se si parla di vittime inquiete può capitare di incontrare spettri e fantasmi, come quello di Nellie Nailor, uccisa a tredici anni da una datrice di lavoro violenta, le cui urla hanno risuonato a lungo tra i binari della Farringdon Station a Londra. La nuova puntata della serie di Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi sulla storia dell'omicidio ci porta nei secoli più affascinanti e nelle storie più romanzesche. Illuminate nei loro risvolti inaspettati e indagate con i metodi di oggi, diventano veri e propri appassionanti cold cases capaci di trascinarci in un viaggio nel tempo che è come il tunnel dell'orrore: emozionante, spaventoso, indimenticabile.
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