ACCEDI

Nessun account trovato. Riprova.


Login
Orari Negozio:

Lunedì

: 15.30-19.30

Martedì-Sabato

09.00-12.30/15.30-19.30

Orari Negozio

Lunedi': 15.30-19.30
Martedi'-Sabato 09.00-12.30/15.30-19.30

Il gerarca che sfidò Mussolini. Aurelio Padovani e il fascismo meridionale

di Di Fiore Gigi

  • Prezzo online:  € 18,00
  • ISBN: 9791221202724
  • Editore: De Agostini
  • Genere: Storia
  • Dettagli: p. 377
Disponibile su prenotazione.
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

Nell'ottobre del 1922, il Partito fascista raduna le sue forze a Napoli, in quella che appare una dimostrazione intimidatoria in vista della marcia su Roma. Tra gli organizzatori dell'adunata c'è uno dei capitani del Sud, leader del fascismo campano delle origini: il gerarca Aurelio Padovani. Volontario della guerra di Libia e reduce pluridecorato (e mutilato) della Grande guerra, Padovani è un antisocialista feroce con un incredibile ascendente sui lavoratori napoletani, tanto che Mussolini ne intuisce subito le capacità e lo vuole accanto a sé nella sua scalata verso palazzo Chigi, che non può fare a meno di sostegni nel Mezzogiorno. Ma il loro sodalizio è destinato a incrinarsi. Il duce e Padovani hanno idee molto diverse su come il nuovo partito debba allargare la propria base elettorale. Contrariamente a Mussolini, Padovani non vuole stringere alleanze con i nazionalisti, espressione al Sud del potere stantio ed elitario dei vecchi notabili; il partito che sogna è repubblicano, vicino ai liberali, garante della tranquillità e indisponibile a qualsiasi compromesso. Lo scontro tra i due si inasprisce di giorno in giorno, arrivando all'espulsione di Padovani dal partito, finché, nel 1926, il capitano e otto dei suoi fedelissimi restano uccisi nel crollo del balcone della sua casa-studio in via Orsini, nel quartiere di Santa Lucia a Napoli. Su quella disgrazia aleggiano molti dubbi, tanto che la folla acclamante raccolta sotto casa del "ribelle in camicia nera" sospetta subito un attentato e si riversa per le strade a caccia di un colpevole. Le indagini e il processo smentiranno questa ipotesi, la svolta autoritaria del regime nasconderà i contrasti pregressi e Padovani cadrà nel dimenticatoio. In occasione del centenario della marcia su Roma, Di Fiore, grazie a una monumentale ricerca su inediti atti processuali rimasti finora sepolti negli archivi e fonti giornalistiche dell'epoca, svela una storia dimenticata che ci pone davanti uno di quei bivi in cui si determinò il futuro del paese: cosa sarebbe stato il fascismo senza la caduta di quel balcone?

Vuoto