Diario russo 2003-2005
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«Mi dicono spesso che sono pessimista, che non credo nella forza della gente, che ce l'ho con Putin e non vedo altro. Vedo tutto, io. Č questo, il mio problema. Vedo le cose belle e vedo le brutte. Vedo che le persone vogliono cambiare la propria vita per il meglio ma che non sono in grado di farlo, e che per darsi un contegno continuano a mentire a se stesse per prime, concentrandosi sulle cose positive e facendo finta che le negative non esistano. Per il mio sistema di valori, č la posizione del fungo che si nasconde sotto la foglia. Lo troveranno comunque, č praticamente certo, lo raccoglieranno e se lo mangeranno. Per questo, se si č nati uomini non bisogna fare i funghi. Non riesco a rassegnarmi nemmeno alle previsioni demografiche - ufficiali, tra l'altro, del Comitato centrale di statistica - fino a tutto il 2016. Nel 2016 io potrei anche non esserci, come molti altri della mia generazione, ma ci saranno i nostri figli e i nostri nipoti. E davvero non ci vogliamo curare di come e dove vivranno? Se saranno o non saranno vivi?».
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