Anna Bolena. Potere e seduzione
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Intelligente, libertina, ambiziosa, orgogliosa, vittima innocente e donna scandalosa: Anna Bolena, una delle protagoniste più famose della storia inglese, divenne celebre per essere stata colei che diede il via allo Scisma anglicano, alla riforma della Chiesa inglese e alla diffusione del protestantesimo attraverso il divorzio di Enrico VIII e Caterina d'Aragona. Ma andò proprio così, o quella rivoluzione - a cui Lady Boleyn diede il suo contributo determinante - prese piede anche sulla base di forze sinergiche in atto, come il braccio di ferro tra il potere temporale e l'autorità papale e gli interventi di contrasto alle mire espansionistiche dei regni continentali? Tutto ciò in un contesto di instabilità della neonata monarchia Tudor, guidata inaspettatamente dal rampollo "ruota di scorta" Henry che, con l'attuale duca di Sussex, oltre all'omonimia condivideva il destino dinastico di "Spare", il pezzo di ricambio, con tutto ciò che una simile posizione comportava. Dopo mille giorni sul trono, Anna, passata da essere ex amante reale a regina consorte - una parabola, quest'ultima, che si è ripetuta in tempi recenti, a distanza di oltre cinque secoli da allora - nonché madre della gloriosa Elisabetta I, fu condannata a morte per presunte infedeltà coniugali, incesto e pratica della stregoneria. Eppure, lettere e documenti - alcuni ancora poco noti - riaffiorati da più di cinquecento anni fa ci consegnano una ricostruzione storica molto più articolata e complessa, da cui emerge l'immagine di un'antieroina controcorrente, incredibilmente moderna, che, tra luci e ombre - come quelle dell'epoca in cui visse - ha lasciato un segno indelebile, nel mondo britannico e non solo.
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