Senti caro Carlo. Fibre Epistolari tra Isabella Rappi Lehr e Carlo Emilio Gadda
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"Il fumare lo aiutava molto davanti alle donne, a cui il fumo piace, anche perché lo ritengono, e magari con ragione, un gradevole presagio dell'arrosto." Carlo Emilio Gadda Perché leggere Gadda? Cosa può ancora dire al mondo di oggi il grande scrittore milanese dalla vita tormentata? Per rispondere a questa domanda bisogna addentrarsi nel terreno della grande storia, quello della Prima guerra mondiale, che è anche oggetto di studio da parte Maria Pia Selvaggio, che "sensibilizza" la potente e irsuta personalità dello scrittore, partendo dall'analisi epistolare sul carteggio intercorso tra lo stesso Gadda e la zia Isabella Rappi Lehr. Nel saggio vengono presentate, in maniera approfondita, ma audace, le fiamme autentiche che hanno invaso l'animo di Gadda, in un continuo chiaroscuro ritorno su se stesso, attraverso l'arte e gli ingranaggi contenutistici e linguistici. A Maria Pia Selvaggio si dà atto di aver privilegiato, soffermandosi su di esse, le glorie di una poetica sino ad oggi considerata un "gioco di specchi", e di aver autenticato, con semplicità e disinvoltura, un animo tanto complesso, quanto fanciullesco.
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