La nascita del dramma moderno. In Shakespeare, Calderón, Racine, Lessing
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Contenuto
Una lunga e fortunata tradizione ermeneutica nega lo status di genere letterario alla tragedia, seguendo in ciň la linea del saggio sul tragico di Peter Szondi. Nell'intento di confutare questa tesi, il volume prende avvio da un'analisi comparativa delle tragedie sofoclee Edipo e Antigone, e prosegue su testi di Shakespeare, Calderón, Racine e Lessing, seguendo l'evoluzione materiale e discorsiva del genere in questione e proponendo anche una rivisitazione teorica di un grande classico come Il dio nascosto di Lucien Goldmann. La tragedia moderna vive, infatti, uno stato di perenne contraddizione fra le due forme che, secondo una nota intuizione hegeliana sulla poesia drammatica, la animano e la nutrono sin dalle origini: l'epica e la lirica. L'eroe tragico č una figura epica e, in quanto tale, vorrebbe racchiudere nella propria azione il destino di un'intera comunitŕ. Il senso tragico, tuttavia, scaturisce dalla limitatezza, metonimica e parziale, dello sguardo lirico del poeta moderno nel tratteggiare il carattere dell'eroe e il suo destino, in un processo inesorabile di crisi dei fondamenti del potere: una crisi che riflette la rottura di un fragile equilibrio su cui si fonda l'ideologia di matrice aristocratica.
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