Davide Nero vive solo tra i Monti Sibillini. In pochi lo conoscono e nessuno sa niente del suo passato. Dopo una devastante alluvione, Davide salva un bambino rimasto intrappolato sotto a una frana e finisce poi ritratto sui media. Uomini che cercano Davide da tempo si mettono allora sulle sue tracce. Tra questi uomini c'è Domenico, fratello di Davide, da poco uscito di prigione. Davide e Domenico dividevano un tempo il comando di un pericoloso gruppo criminale, fino al giorno in cui il figlio di Davide venne ucciso per vendetta e Davide, distrutto dal dolore, sparì nel nulla. Domenico fu poi incriminato e incarcerato. A incastrarlo fu un poliziotto infiltrato, un uomo introdotto nella banda da Davide. Per questo in molti credono ancora che Davide sia un traditore. E ora che Davide è riapparso, il funzionario, un uomo potente in affari con Domenico, pretende che questi si liberi per sempre dell'ombra del fratello. Stretto tra le pressioni del funzionario e i suoi dubbi, Domenico si mette quindi sulle tracce di Davide. Ma non è il solo a cercarlo. Un commissario di polizia, Luciano Canti, ex investigatore dell'antimafia, ha riconosciuto Davide sui giornali e vuole capire cosa ci sia dietro alla sua presenza in mezzo ai Sibillini. Mentre aspetta che il passato bussi alla sua porta, Davide conosce Puot, un bambino emigrato dal Sudan con la sua famiglia e da poco rimasto orfano del padre. Tra Davide e Puot nasce una bella amicizia. Davide aiuta la famiglia di Puot a barcamenarsi tra povertà e emarginazione, ricevendo in cambio sentimenti che credeva di aver dimenticato. Il cerchio attorno a Davide si sta però stringendo e il confronto con suo fratello e con il passato sarà inevitabile.