ACCEDI

Nessun account trovato. Riprova.


Login
Orari Negozio:

Lunedì

: 15.30-19.30

Martedì-Sabato

09.00-12.30/15.30-19.30

Orari Negozio

Lunedi': 15.30-19.30
Martedi'-Sabato 09.00-12.30/15.30-19.30

Selve in città

di Bertagna Alberto, Giberti Massimiliano

  • Prezzo online:  € 24,00
  • ISBN: 9788857587264
  • Editore: Mimesis [collana: Sylva]
  • Genere: Architettura E Urbanistica
  • Dettagli: p. 256
Disponibile su prenotazione.
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

«Questo volume raccoglie e sviluppa i risultati di due eventi organizzati dall'unità di ricerca dell'Università degli Studi di Genova nell'ambito del Prin "Sylva. Ripensare la 'selva'. Verso una nuova alleanza tra biologico e artefatto, natura e società, selvatichezza e umanità". Il primo è il workshop "Selve in Città. Scenari per Begato", che aveva come obiettivo la raccolta di idee per il futuro del quartiere Diamante (Begato 3, settore 9) a Genova, in linea con il progetto per la sua rigenerazione sviluppato dal Comune attraverso Arte (Azienda Regionale Territoriale per l'Edilizia) e a partire dalle demolizioni della Diga Rossa e di parte della Diga Bianca, che sono state ultimate nell'estate 2021. Il secondo è il seminario "Selve in città. Percorsi attraverso i frammenti di Genova", la cui finalità è stata quella di raccogliere testimonianze sul processo di inselvatichimento dell'organismo urbano, attraverso campionature e scansioni di territori nei quali la selva sta operando quale reagente rispetto alle dinamiche di controllo socioculturale che le città occidentali promuovono come unica strategia per disinnescare il conflitto, o come elemento rinaturalizzante capace di suturare le ferite dovute all'abbandono e all'incuria di porzioni urbane marginali. In entrambe le esperienze, ideate e curate da Alberto Bertagna e Massimiliano Giberti, la componente dell'osservazione di un fenomeno in atto, quello dell'arretramento della città a fronte di un avanzamento della selva, intesa sia letteralmente come natura non controllata che fenomenicamente come riduzione drastica della capacità di mediare ogni forma di conflitto a vantaggio di azioni innocentemente spietate quanto necessarie, si combina con la capacità tipica del progetto architettonico e urbano di predisporre nuovi scenari e aprire a possibili strategie operative che variano dalla scala umana a quella territoriale.» (Tratto da Dietro alla diga, di Massimiliano Giberti)

Vuoto