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Il Pci nelle Marche dalle origini al «partito nuovo». (1919-1945)

di Lucioli Roberto, Papini Massimo, Massacesi Simone

  • Prezzo online:  € 23,00
  • ISBN: 9788873265696
  • Editore: Affinità Elettive Edizioni [collana: Storia, Storie]
  • Genere: Storia
  • Dettagli: p. 290
Disponibile su prenotazione.
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

Un partito che nasce sulle radici del sovversivismo nel giro di un paio di anni (dal 1921 al 1923) si trova a perdere la prima generazione di dirigenti (chi cambia città e chi va in esilio) per l'avvento del regime fascista. Eppure qualcosa è stato fatto se nelle elezioni del 1924 viene comunque eletto un deputato. Alcuni giovani prendono in mano il testimone e tra carcere, esilio e confino riescono a mantenere in vita una sorta di organizzazione, la quale nel 1938 vede crescere le adesioni. La Guerra di Spagna è il vero punto di svolta. Nella Resistenza i comunisti provano ad avere l'egemonia politica senza molto successo. L'unità con gli altri partiti è però un punto fermo della politica dopo la Liberazione, allorché i vari Cappellini, Molinelli, Marcucci e Adele Bei hanno l'incarico di spiegare cosa sia il partito nuovo. Vi sono alcune resistenze, anche per le radici sovversive mai sopite, ma alla fine tutti accettano la novità: da partito delle avanguardie operaie a partito del popolo.

Vuoto