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Talmud Babilonese. Trattato Meghillą (Rotolo di Ester)

di Ascoli M. (cur.)

  • Prezzo online:  € 55,00
  • ISBN: 9788880579427
  • Editore: Giuntina [collana: Talmud]
  • Genere: Religioni
  • Dettagli: p. 406
Disponibile su prenotazione.
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

Il trattato di Meghillą si occupa principalmente delle regole della lettura pubblica e della scrittura del Libro biblico di Ester, la pił conosciuta fra le meghillņt o rotoli del Tanąkh, noto come la Meghillą per antonomasia. Se esistono regole di lettura, significa che c'č uno scritto da cui leggere. Puņ sembrare ovvio, ma non lo era affatto per la Meghillą. Troviamo infatti un brano molto interessante nel quale "Ester mandņ a dire ai Saggi: Scrivete la mia storia per tutte le generazioni, e che il libro sia incluso negli Agiografi". L'accettazione da parte dei Maestri, prosegue il brano, non avvenne senza ostacoli, tanto che la disputa riguardo l'inclusione della Meghillą di Ester nel canone biblico proseguģ fino all'epoca dei Maestri della Mishną. Nel nostro brano troviamo infatti diverse opinioni fino all'estendere la discussione anche ad altre Meghillņt. Una volta stabilito che la Meghillą fa parte del canone biblico, occorreva rimarcare che il suo status, come quello di tutti gli altri testi del Tanąkh che non fanno appunto parte della Torą, č tuttavia differente da quello dei libri della Torą. Č forse in quest'ottica che possono essere letti gli insegnamenti relativi alla cucitura dei diversi fogli di pergamena che compongono il rotolo, rispettivamente, della Torą e della Meghillą e perfino alcune regole come quella sulla liceitą di leggere la Meghillą da seduti o altre norme riportate nel cap. 3. Argomento affine a quello dell'inclusione della Meghillą nel canone biblico, e quindi all'obbligo della sua lettura, č il problema della traduzione dei testi biblici, sia per quanto riguarda la traduzione in aramaico che veniva fatta oralmente a beneficio dei partecipanti in occasione delle letture pubbliche, sia relativamente alla liceitą della traduzione dei testi biblici in altre lingue. Relativamente alla prima questione, troviamo nel nostro trattato un elenco di passi che in pubblico non vanno tradotti, e alcuni neanche letti; sul secondo tema, invece, c'č una interessante tradizione relativa all'origine della traduzione della Torą, cosiddetta "dei Settanta": i dotti incaricati dell'opera, "nel cuore di ciascuno dei quali il Signore, benedetto Egli sia, mise il Suo consiglio", cambiarono volutamente la traduzione di alcuni passi rispetto al testo originale per motivi di opportunitą. Dunque, il problema di tradurre č tema antico, cosģ come lo č lo status particolare riconosciuto da alcuni Maestri al greco, ovvero alla lingua della cultura mondiale. Il trattato č uno dei pił brevi e relativamente facili del Talmud e comprende numerose parti di Midrąsh che interpretano il Libro di Ester dall'inizio alla fine. Una simile raccolta sistematica e ordinata di midrashģm č un unicum all'interno del Talmud Babilonese.

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