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I divi della canzone comica: 1900-2000. Le storie di 36 personaggi come non le avete mai lette

di Sciotti Antonio

  • Prezzo online:  € 59,00
  • ISBN: 9788872972311
  • Editore: Abe [collana: Canzoni Fra Otto E Novecento]
  • Genere: Musica
  • Dettagli: p. 436
Non Disponibile
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

La canzone napoletana è ricca di tanti generi musicali che l'hanno caratterizzata fin dalla sua nascita. Questo studio si occupa della macchietta, un genere che, fin dal periodo dell'industrializzazione della canzone napoletana e dell'avvento del mercato discografico, ha resistito al passare del tempo arrivando fino a noi, anche se con tecniche di scrittura e di composizione completamente diverse... LE canzoni di Armando Gill, soprattutto nel testo, rientrerebbero nelle canzoni umoristiche, in quanto i protagonisti non sono degli imbruttiti, ridicoli, analfabeti o goffi, bensì personaggi comuni dalle idee strampalate, identici a quelli cantati da Carosone, da Marsiglia o da Fierro. In conclusione, la canzone umoristica non è altro che l'evoluzione della macchietta ed entrambe appartengono all'unico genere che è quello della canzone comica napoletana. Una valida definizione della macchietta la offre Ettore De Mura nella sua Enciclopedia della Canzone Napoletana. Secondo lo storico la macchietta s'inquadra nel genere comico, ove sentimenti e atteggiamenti sono presentati di volta in volta, con spunti umoristici, satirici, ridicoli, ironici, grotteschi, arguti e scherzosi. Il suo scopo è di provocare il riso, o almeno un sorriso. La macchietta mette in primo piano un tipo (personaggio) e cerca il più possibile di ritrarne, deformandoli, i lati apparentemente comici, così come il vero artista della matita da un solo tratto caratteristico della figura che ha preso in oggetto, ricava una ben riuscita caricatura alterando, in piccolo o in grande, i punti che più sollecitamente lo hanno colpito. La musica della macchietta non ha un ritmo particolare perché la sua funzione è di far da sottofondo alla mimica del macchiettista. In questo libro, sono stati raggruppati 36 cantanti che, dalla fine dell'Ottocento ad oggi (ovvero dalla nascita del disco), hanno intrapreso la strada della canzone comica per la quasi totalità della propria carriera. Per questo motivo, sono stati esclusi artisti che, nonostante il notevole apporto al genere (Roberto Murolo in primis) hanno avuto solo una breve parentesi discografica rispetto alla totalità della loro stessa discografia. Seguendo la metodologia della discografia, sono stati inclusi i soli artisti di cui esistono i file sonori e che non fanno parte di gruppi, duo e trii, rimandati per un successivo approfondimento a nuova pubblicazione. Come per i libri Almanacco della Canzone Napoletana Vol. 1 e 2 e Le dive del fonografo, tutti i titoli napoletani, sia di canzoni che di riviste e di commedie, sono stati copiati esattamente dagli spartiti o copioni originali o periodici dell'epoca, anche negli eventuali errori. Infine, solo per i teatri non napoletani, viene specificata la città. Tra i cantanti inseriti in questo libro, sono presenti anche artisti che hanno avuto la prima parte della loro carriera nel varietà, come Raffaele Viviani, Totò, Adolfo Narciso, Gigi Pisano, Gianni Simioli e Arturo Gigliati, il cui contributo è stato prezioso alla canzone comica napoletana. Sono inseriti anche Gino Maringola (noto attore drammatico e brillante) e l'Anonimo Napoletano (popolare compositore e direttore d'orchestra) che, parallelamente alla loro attività principale, coltivarono la passione per la canzone comica. L'elenco continua con il gruppo dei primi cantautori (Armando Gill, Agostino Riccio, Vincenzo Scarpetta, Gaspare Castagna), con Gustavo De Marco, il comico che sostituì l'interpretazione teatrale della macchietta con quella delle movenze circensi, e con Berardo Cantalamessa che cantava le macchiette con voce baritonale, fino ad arrivare a Renato Carosone e Aurelio Fierro che riuscirono a portare la canzone napoletana ai primi posti delle hit parade di tutto il mondo. Una menzione particolare merita anche Enigma, la prima drag queen della canzone napoletana.

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