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Perle e altri racconti

di Singer Israel Joshua

  • Prezzo online:  € 14,50
  • ISBN: 9788836819072
  • Editore: Passigli [collana: Passigli Narrativa]
  • Genere: Classici
  • Dettagli: p. 192
Disponibile su prenotazione.
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

"Sto ancora imparando da lui e dalla sua opera": queste parole di Isaac B. Singer, Premio Nobel 1978, costituiscono la migliore introduzione alle opere del fratello Israel J. Singer. Il lettore italiano, che ha apprezzato opere di questo scrittore come "La famiglia Karnowski", "I fratelli Ashkenazi", "La pecora nera", rimarrà incantato dalla forza e dalla varietà tematica dei suoi racconti. D'altra parte, come molti degli scrittori yiddish, Singer ha conosciuto la prima celebrità come autore di storie brevi: "Perle", scritto nel 1919 e pubblicato a Varsavia sulla rivista modernista "Ringen" nel 1921 ha infatti preceduto di tredici anni il successo del romanzo "Yoshe Kalb". E fu proprio "Perle" che attrasse l'attenzione di Abraham Cahan, potente editore del quotidiano newyorkese in yiddish "Forverts" sul quale Singer pubblicò molti scritti, e che gli assicurò la notorietà negli Stati Uniti e poi in Europa, ove Claudio Magris lo ha definito come "ultimo 'classico' della letteratura yiddish, e quindi uno degli ultimi classici del romanzo di stampo ottocentesco". La scelta che proponiamo in questo volume comprende i luoghi e i caratteri più importanti della diaspora ebraica: dalla Varsavia di Perle e di Sender Prague, i cui protagonisti spiccano per la grande diversità - il primo, personaggio degno di Balzac, il secondo, personaggio di commedia tragicomica - agli ebrei di campagna del «bellissimo racconto Uno straniero, che disegna sullo sfondo di un malinconico paesaggio galiziano, ritratto con laconica secchezza, la parabola del rifiuto ebraico della violenza» (ancora Claudio Magris), fino ad arrivare alla New York degli anni Trenta e all'esilarante Dottor Georgie che, dal popolare East End ai quartieri borghesi della metropoli, traccia con partecipe ironia i sogni e le aspettative degli immigrati più recenti.

Vuoto