ACCEDI

Nessun account trovato. Riprova.


Login
Orari Negozio:

Lunedì

: 15.30-19.30

Martedì-Sabato

09.00-12.30/15.30-19.30

Orari Negozio

Lunedi': 15.30-19.30
Martedi'-Sabato 09.00-12.30/15.30-19.30

Il delitto di Chiavari. La strana morte di Nada Cella

di Patruno Igor, Galanti Giacomo

  • Prezzo online:  € 16,00
  • ISBN: 9791259841186
  • Editore: Armando Editore [collana: Inchieste]
  • Genere: Saggistica
  • Dettagli: p. 278
Disponibile su prenotazione.
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

Nada Cella ha solo 25 anni il 6 maggio 1996, quando viene trovata agonizzante nello studio del commercialista Marco Soracco dove lavora come segretaria. L'ufficio si trova in una via centrale di Chiavari, piccola cittā della costa ligure. A scoprirla in quelle condizioni č proprio il suo datore di lavoro. Sono le 9 del mattino e la ragazza morirā in ospedale poche ore dopo. Fino a quel momento l'esistenza di Nada Cella č molto simile a quella di tante ragazze della sua etā. Eppure negli ultimi tempi, come ricorderā spesso la madre Silvana con cui condivideva l'appartamento, la 25enne era preoccupata. Qualcosa la tormentava e voleva cambiare lavoro. Il primo a essere indagato per il brutale omicidio sarā proprio Marco Soracco. Secondo gli inquirenti sarebbe lui il killer. La sua vita, insieme a quella della madre Marisa Bacchioni, viene scandagliata a lungo. Poi la sua posizione verrā archiviata. Il caso di Nada Cella ricorda per certi versi quello di Simonetta Cesaroni. Come per il delitto di via Poma, gli investigatori negli anni percorreranno varie piste, ma ogni volta che la soluzione sembrerā a portata di mano qualcosa andrā storto. Fino al colpo di scena arrivato verso la fine del 2021. La Procura di Genova riapre il caso iscrivendo nel registro degli indagati una persona. Si tratta di una donna che all'epoca era stata sfiorata dall'inchiesta solo per pochi giorni. Ma anche in questo caso, l'entusiasmo iniziale si č affievolito dopo il risultato delle lunghe analisi sui reperti rimasti. Il mistero della morte di Nada Cella potrebbe rimanere per sempre custodito tra i caruggi di Chiavari.

Vuoto