Nella vertigine di un'assenza (di vitamore, di tempospazio e di coscienza
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Prezzo online: € 26,00
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ISBN:
9788869681103
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Editore:
O Barra O Edizioni [collana: Agli Estremi Dell'occidente]
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Genere:
Poesia
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Dettagli:
p. 296
Disponibile su prenotazione.
Contenuto
Nella fase attuale storica sembra cadere tutto il mondo in più d'una vertigine. Dalla pandemia a causa del coronavirus siamo passati ancora prima che questa diventasse endemica, più innocua, meno minacciosa, a una fase di guerra nel cuore dell'Europa con l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia di Putin. Da una vertigine nasce un'altra, ancor più straniante e straniata. Come se l'intero universo fosse scosso da un sussulto profondo, quasi abissale, una voce che vuol dire, vuole spalancarsi, un tremore che scuote il cuore del mondo, il suo pensiero alla ricerca d'un differente stato possibile, sempre che questo sia accessibile e praticabile. Questo libro s'apre in un presente in cui vale l'esistere d'uno spaziovuoto, continuamente e almeno in parte cangiante, nel quale le cose e i pensieri prendono posto, avendo luogo senza occupare. Un differente livello è a fondamento d'una ricerca in forma di narrazione-saggio: uno stadio dell'essere che comprenda uno spazio, un tempo dell'esistere capaci di un mancar-mancaare, con l'apertura a una specifica proprietà del pensare e nominare le cose. Essa è idonea a modulare la condizione umana liberata dalla cosità eccessiva del reale come attualmente è percepito: un'assenza di vitamorte, di tempospazio, di quella facoltà capace di coscienza che finora - almeno nel mondo occidentale - ha ritenuto, essa unica, di dar principio e ordine all'attività pensante e alla comprensione delle cose. Senza tuttavia assumere quale presupposto il mancamento, alterità abissale che dà origine alla realtà dell'intero universo conosciuto.
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