La vita quotidiana come «gioco di ruolo». Dal concetto di Face in Goffman alla Labeling theory della scuola di Chicago
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Soggetto di questo saggio è l'Io umano immerso nella vita sociale e ritratto nella sua duplice opera di co-creatore di sé stesso e del mondo. Prendendo le mosse dal "modello teatrale" del sociologo canadese Erving Goffman, si afferma che sulla scena sociale l'individuo svolga al contempo il "ruolo" di "attore" e quello di "personaggio", partecipando a ciò che noi uomini del XXI secolo potremmo ben definire come un'alta forma di "gioco di ruolo" (role-playing game), in cui molta parte è svolta dalla figura del "potere". Quest'ultimo da intendersi non tanto nell'accezione giuridico-politica di struttura-ordinamento, quanto in quella sociale-relazionale di creatore di significati sociali ed etichette. I temi trattati sono dunque quelli centrali degli studi e della produzione di Goffman, che evidenziò la sostanziale compatibilità tra le tesi proprie e dell'interazionismo simbolico della Scuola di Chicago, nonché della teoria dei giochi.
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