Il comunista che allenò Pelè. Rivelino, Gerson, Jairzinho, Tostao e il Re. Era il 1970, Saldanha guidava il Brasile più affascinante di sempre. Il Regime lo mise da parte
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Prezzo online: € 17,00
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ISBN:
9788868582227
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Editore:
Absolutely Free [collana: Sport.doc]
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Genere:
Hobby Sport & Tempo Libero
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Dettagli:
p. 200
Non Disponibile
Spese di spedizione: 3,49 €
Contenuto
Joao Saldanha fu il commissario tecnico del Brasile dal 4 febbraio 1969 al 17 marzo 1970, poi la giunta militare guidata dal generale Medici lo licenziò e lo sostituì con Mario Zagallo. Saldanha era un giornalista e, soprattutto, era un comunista. Iscritto al partito fin dagli anni Trenta, prima di diventare un commentatore sportivo era stato un importante dirigente comunista e un attivista sindacale che si batteva contro i ricchi proprietari di miniere. Finito diverse volte in prigione, fuggì in Europa per salvarsi dalle persecuzioni del regime. Quando tornò a Rio ebbe l'opportunità di allenare il Botafogo di Nilton Santos, Didì e Garrincha e diportarlo al titolo nel 1957.Nel 1969, in mezzo a incredibili polemiche, i dirigenti sportivi brasiliani decisero di affidargli la conduzione della Seleçao che avrebbe dovuto tentare l'impresa di vincere la terza Coppa Rimet. Perché lo scelsero resta un mistero. Nei giorni in cui rimase in carica come commissario tecnico, inventò quella che la Fifa considera la più forte squadra di tutti i tempi: il Brasile del 1970.
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