ACCEDI

Nessun account trovato. Riprova.


Login
Orari Negozio:

Lunedì

: 15.30-19.30

Martedì-Sabato

09.00-12.30/15.30-19.30

Orari Negozio

Lunedi': 15.30-19.30
Martedi'-Sabato 09.00-12.30/15.30-19.30

A partire da «Underworld». Don DeLillo e il romanzo del terzo Novecento

di Turi Nicola

  • Prezzo online:  € 12,90
  • ISBN: 9788855182683
  • Editore: Firenze University Press [collana: Moderna/comparata]
  • Genere: Studi Letterari
  • Dettagli: p. 139
Disponibile su prenotazione.
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

È il 1997 quando Don DeLillo - che ha già all'attivo alcuni romanzi di successo come White Noise (1985) e Libra (1988) - pubblica Underworld, ipertrofico affresco della società americana del secondo Novecento che accumula storie, ambienti e personaggi intorno al percorso biografico dell'ultimo proprietario (Nick Shay) di una storica palla da baseball. Nei vent'anni da allora trascorsi il romanzo, nonostante la sua mole, ha raggiunto un vasto pubblico di lettori e sollevato, soprattutto negli Stati Uniti, numerosi interrogativi ermeneutici. Il saggio di Nicola Turi descrive capillarmente l'ondivaga struttura temporale, i temi di fondo e i molteplici richiami interni di questo complesso tessuto narrativo mentre ripercorre la produzione letteraria del suo autore in cerca degli elementi di continuità che fanno di Underworld la summa di una ricerca trentennale (entro la quale ricorrono i motivi della paranoia, della violenza e dell'alienazione nella società di massa). E contemporaneamente, avvalendosi anche degli scambi epistolari tra l'autore e illustri esponenti della narrativa americana recente (Wallace e Franzen), Turi si concentra su alcune tendenze contemporanee che il romanzo, flirtando in modo originale con le istanze del postmoderno, incarna e/o anticipa: la struttura a trama multipla, che sommamente affatica l'esercizio ermeneutico; la trasformazione in personaggi di figure realmente esistite (J. Edgar Hoover, Lenny Bruce); la continua interazione tra rappresentazione verbale e immagine, statica e in movimento. Il risultato finale è un vasto e approfondito commento a un'opera che si interroga sul peso e sulla magia del passato ma anche un viaggio nel mondo di DeLillo, nel sogno americano nutrito dalla guerra fredda e tra le possibili linee di sviluppo del romanzo del XXI secolo.

Vuoto